Gennaio 2023
Padre Giancarlo, Buon Anno!
In questi giorni gli auguri sono d'obbligo, ma io le scrivo perché devo dirle quello che ha risvegliato in me la lettura dell'ultimo Bollettino, quello di Natale che mi è giunto in questi giorni.
Solitamente, quando ricevo il Bollettino, lo sfoglio con attenzione, poi lo accantono per tornare più tardi su quello che più mi ha colpito.
Ma non con questo: l'ho gustato pagina per pagina e ogni argomento mi ha interrogato.
Così nel suo saluto agli amici mi sono ritrovata ad andare al primo incontro avuto con la Madonna di Re; ero una ragazzina di otto-dieci anni e per le Feste d'Aprile mi sono trovata, per mano alla zia Vittoria, pigiata fra le tante persone nel piccolo Santuario, un po' frastornata ed impaurita dagli ex voto che tappezzavano le pareti. Da allora, grazie anche ad una forte devozione famigliare, l'ho sempre avuta nel cuore, a lei sono ricorsa nei momenti difficili e anche ora la sento come una mamma anche se la vedo più giovane di me.
Proseguendo nella lettura ho potuto finalmente scoprire quello che per me era solo il Crocifisso di Cannobio nel Santuario visitato in tempi lontanissimi. La sua storia, il gemellaggio con il nostro Santuario, la loro collocazione nella storia me li ha resi attualissimi, veri baluardi contro il male che da sempre ci insidia. Della “Vigezzina”, dalle prime carrozze un po' traballanti a quelle eleganti che percorrono oggi la Valle, sapevo quello che si diceva in casa da coloro che l'avevano vista nascere nel 1922. Ho appreso (lo davo per scontato) della stretta collaborazione del Santuario con questo innovativo mezzo di trasporto utilizzato negli anni anche da persone di rilievo e perfino, con carrozze speciali, da ammalati che hanno potuto fare esercizi spirituali nella casa “Cuore Immacolato di Maria”.
Ho ritagliato gli inserti sui Misteri del Rosario e li ho inseriti nel Messalino “Sulla Parola”; li trovo molto belli, essenziali e che giustamente mettono Gesù in primo piano nel suo percorso terreno, mentre solitamente sono citati dei fatti e l'invocazione a Maria ci guida a rivolgerci a Lei come potente intermediaria.
Bella la foto dello Spazzacamino (credo non italiano) con un quadro della Madonna, ma più stilizzata della nostra e mi ha aperto il cuore alla speranza che questa manifestazione turistica folcloristica-popolare così partecipata si radichi sempre più nella tradizione mariana.
Molto ben documentate e con belle fotografie le celebrazioni degli ultimi mesi, geniale l'idea di far preparare una medaglia a ricordo della posa della prima pietra!
La foto di Papa Luciani e la sua vita con episodi che l'avvicinano alla figura di Padre Francesco Maria Franzi è per me come una cornice che, insieme alla poesia del cardinale Lajolo, racchiude questo perfetto Bollettino.
Grazie, grazie di cuore a Lei, a Padre Massimo, al Signor Besana e a quanti hanno messo mano alla sua stesura: La saluto cordialmente con una invocazione che sentivo da mia nonna Francesca:
«Varda giù, Madonna da Re!»
Lettera firmata