
Era il 23 agosto del 2005. Michele Falcone, allora novizio presso l'Ordine degli Agostiniani, mi aveva annunciato che quel giorno sarebbe venuto a celebrare in parrocchia a Toceno, dove ero Parroco, il suo Priore Generale, un americano. Prima di messa, nel tardo pomeriggio, attendendoli, uscii sotto il portico della parrocchiale e vidi Michele seduto al tavolino del bar con un signore distinto, intento a consumare una bevanda. Mi chiamò, avvicinandomi disse: "Ti presento padre Robert, il mio superiore". Mi colpirono subito il sorriso ed il garbo dei suoi modi. Ancor di più m'impressionò la sua umiltà: declinò la mia proposta di presiedere la Messa e concelebrò, mentre io presiedevo. Un altro particolare è ancor più eloquente. In quel tempo avevo l'abitudine d'inserire la recita dei Vespri nella celebrazione dell'Eucarestia; ricordo ancora che aveva portato con sé il libro della Liturgia delle Ore per partecipare a tutta la funzione. Rimasi meravigliato: un Superiore Generale di un ordine religioso, che contava più di duemila persone, si adattava con docilità alla gestione sbarazzina di un semplice parroco di montagna. Fui molto edificato dai modi gentili di quel religioso. Intuivo che l'affabilità discreta del comportamento era frutto di un'intensa vita spirituale. Padre Michele, in seguito, mi disse che il soggiorno di padre Robert a Toceno si svolse dal 22 al 25 agosto. Durante quei giorni ebbe modo di compiere alcune escursioni in montagna (vedi la foto) e soprattutto di visitare il Santuario della Madonna del Sangue qui a Re. Quando nel tardo pomeriggio di giovedì 8 maggio il cardinale Robert Prevost, eletto Papa col nome di Leone XIV, è apparso alla loggia della Basilica di San Pietro, ho letto la sua biografia e, subito, mi sono ricordato di quell'incontro. Avuta conferma da padre Michele, condivido il mio personale ricordo con i devoti della Madonna del Sangue.
P. M. G.