Col Bollettino in viaggio nel tempo
LA I GUERRA MONDIALE n. 4
Continuiamo la lettura guidata delle pagine del Bollettino, che si dedicarono alla prima guerra mondiale (1914-1918). Nel primo articolo ci siamo occupati della sezione Preghiere per pace. Nel secondo e terzo abbiamo analizato le Lettere dal fronte. Continuiamo con questa. Ora ci occupiamo di una nuova sezione:
3) Promozioni, notizie dal fronte ed azione della Chiesa
- «apprendiamo con vero piacere che l'esimio Tenente Colonnello Cav. (...) Comandante del 44° Battaglione M. T., è stato di questi giorni promosso Colonnello. Al distinto ufficiale porgiamo vive congratulazioni e facciamo voti perché presto raggiunga l'apice della carriera militare.1» Il Bollettino partecipa alle vicende dei militari coinvolti nella guerra ed esprime la sua soddisfazione per quelle felici.
- «Dalle vette del Trentino avendo l'occasione di trovarci assieme ci raccomandiamo alla Santissima Vergine di Re e preghiamo a voler trasmettere i nostri più affettuosi saluti ai nostri cari genitori eamici, assicurandoli del nostro buono stato di salute (…)
Il caporale fuciliere (…) dalle trincee del S. Michele, manda a parenti e amici cordiali saluti, sperando, coll'aiuto della SS. Vergine di Re di ritornare presto tra le bracciadei suoi cari.
Dal A... il soldato (…) da Buttogno e i compagni (…) inviano – col pensiero alla cara Patria lontana–, l'augurio della vittoria pronta e completa, i più affettuosi saluti e vivi ricordi ai parenti, ognora presenti ai loro cuori, ed agli amici2.» Ancora una volta il Bollettino diventa strumento utile per tenere in contatto i soldati con le loro famiglie.
- «E IL PAPA CHE COSA FA? Continuano a domandarlo i massoni che pure sanno cosa fa il Papa, che lavorano di continuo ad avversarne tutte le iniziative. Ma accontentiamoli con una rassegna di anniversario. Ascoltino dunque quali principali opere ha compiuto il Papa della Pace in questi tempi di guerra:
-
Il Papa ha condannato la barbarie, la crudeltà. L'ingiustizia, i mezzi micidiali della guerra.
-
Il Papa ha ottenuto la liberazionedei prigionieri inetti alla guerra.
-
Il Papa ha ottenuto la commutazione della pena di morte in quella del carcere a tanti condannati.
-
Il Papa ha mandato soccorsi ai più provati durante la guerra, ai Belgi, ai Polacchi, ecc.
-
Il Papa ha ottenuto la cessazione della persecuzione turca contro gli Armeni.
-
Il Papa ha conseguito che i prigionieri civili fossero condotti nella Svizzera neutrale, dove ricevono un più largo umano trattamento.
-
Il Papa ha condannato l'ingiusta violazione del Belgio.
-
Il Papa ha fatto sentire la sua voce presso la Germania e l'Austria, perché nei bombardamenti terrestri ed aerei vengano risparmiati i monumenti d'arte, le Chiese e le persone non combattenti.
-
Il Papa dal principio della guerra non cessa di interporre i suoi uffici presso le nazioni non belligeranti, perché, rispettati i diritti della giustizia e le legittime aspirazioni dei popoli, sia fatta la pace.
-
Il Papa a chiunque ne lo richiede fa pervenire le notizie dei soldati prigionieri o feriti, degli internati civili ed altri, notizie talvolta invano sollecitate a mezzo dei rispettivi governi3.» Il clima di forte contrapposizione ideologica d'inizio secolo vede scontrarsi da una parte gli anticlericali e dall'altra le fazioni favorevoli all'azione della Chiesa. Il Bollettino vuole sostenere l'operato del Papa, presentandoi suoi interventi a favore della pace.
- «Dalla zona di combattimento dove giunge mensilmente gradito il Bollettino del Santuario di Re, inviano i più affettuosi saluti alle famiglie, parenti eamici, assicurandoli del loro buono stato di salute i soldati: …4»
- « Dalle prime posizioni del Trentino dove tanto si è combattuto prego il Bollettino di Re di mandare i più affettuosi saluti alla mia cara famiglia, parenti ed amici tutti i vigezzini pensando sempre a loro ed assicurandoli del mio ottimo stato di salute5».
- « Dalle alte vette tridentine ove per la patria si combatte, noi vigezzini alpini, incorporati al Battaglione (…) mandiamo i nostri più sinceri saluti ai nostri cari, pregando la Madonna del Sangue che ci conservi e venga presto la sospirata pace onde tutti possiamo rivedere la nostra cara valle, genitori, mogli, figli, fratelli, sorelle e amici6». La devozione alla Madonna di Re emerge spesso nelle missive dei ragazzi.
- «Il giorno 19 giugno munito dei conforti religiosi, moriva all'ospedaletto da campo N. 40 il soldato fuciliere (…) in seguito a ferite alla regione interscapolare sinistra con lesione alla colonna cervicale riportate in un furioso attacco il giorno di S. Antonio da Padova. Veniva seppellito nel cimitero di Cortina d'Ampezzo. Al valoroso estinto il giorno 10 scorso mese venivan rese nella parrocchiale di S.M. Maggiore solenni onoranze alla presenza del Consiglio Comunale di Buttogno, di un plotone di militari e di moltissimo popolo. Ai genitori desolati che si vedono rapito per la grandezza della patria per la grandezza della patria il secondo ed ultimo figlio, alle sorelle, alla giovane vedova, al piccolo orfanello, le più vive condoglianze7». Il Bollettino non manca di sottolineare la dannosità della guerra che spesso è foriera dimorte e distruzione. Questa osservazione è esposta con l'eloquente espressione: rapito per la grandezza della patria per la grandezza della patria.
- «Il Re ha concessa la medaglia d'argento al valore militare al 4° Reggimento Alpini (…). La decorazione sovrana torna di orgoglio ai combattenti vigezzini quasi tutti appartenenti al glorioso battaglione Intra, e duramente provati dall'inizio delle ostilità nelle più ardue e brillanti azioni della nostra guerra8».
- «Il caporale (…) coi soldati (…) memori del'ausilio e conforto della nostra Madonna, che veglia su di noi – sempre pronti al nostro dovere- inviamo a parenti, mogli e amici i nostri più sinceri saluti9».
- «Dai ghiacciai dell'... ben gradito mi perviene sempre il Bollettino del Santuario di Re e le notizie della nostra cara Valle mi riescono sempre di conforto nelle dure prove della guerra, tutto mi lascia sperare che coll'aiuto della nostra Madonna presto potremo avere una vittoria definitiva sul secolare nemico e tornare incolumi alle nostre case. Invio poi alla mia famiglia, parenti ed amici ogni bene, coll'assicurazione dell'ottimo stato di salute10»
1Il Santuario di Re. Periodico mensile, n. 86, 1º maggio 1916, p 37.
2Il Santuario di Re. Periodico mensile, n. 87, 1º giugno 1916, p 46.
3Il Santuario di Re. Periodico mensile, n. 88, 1º luglioo 1916, p 50-51.
4Il Santuario di Re. Periodico mensile, n. 89, 1º agosto 1916, p 68.
5Il Santuario di Re. Periodico mensile, n. 89, 1º agosto 1916, p 68.
6Il Santuario di Re. Periodico mensile, n. 89, 1º agosto 1916, p 68-69.
7Il Santuario di Re. Periodico mensile, n. 89, 1º agosto 1916, p 69-70.
8Il Santuario di Re. Periodico mensile, n. 89, 1º settembre 1916, p 81.
9Il Santuario di Re. Periodico mensile, n. 89, 1º settembre 1916, p 81.
10Il Santuario di Re. Periodico mensile, n. 89, 1º settembre 1916, p 81.