Cronaca del 5 agosto 1958, redatta da Sua Eminenza il Cardinale Ugo Poletti
Habebitis autem hunc diem in monumentum: et celebratis eum solemnem Domino in generationibus vetris cultu sempiterno.
“Questo giorno sarà per voi memorabile: e lo celebrerete solennemente in onore del Signore, di generazione in generazione, con culto sempiterno”.
Con queste parole l'Arcivescovo di Novara Mons. Gilla Vincenzo Gremigni incominciava la sua mirabile omelia nel solenne Pontificale che le celebrazioni di consacrazione e di inaugurazione del nuovo Santuario, il 5 agosto 1958.
Dio ineffabilmente munifico nel glorificar sua Madre, ancora una volta ha rivolto uno sguardo d'amore a questo devoto Santuario, vera “centrale di grazie”; anzi, nei giorni dal 3 al 5 agosto 1956, vi è passato, come sul monte santo, seminando doni e grazie da inebriare l'anima.
Per speciale concessione della Sacra Congregazione dei Riti, Mons. Vescovo ottenne di dividere la lunga cerimonia in due tempi: la prima, parte, fino alla consacrazione dell'altare (antifona Introibo) la sera del 3 agosto; la seconda parte il mattino del 4 agosto.
Alle ore 17 della domenica 3 agosto Sua E. Mons. Gilla Gremigni, vescovo di Novara alla porta del vecchio Santuario fu accolto dai Padri Oblati, dal Clero, dal Seminario, dal fedeli.
Mentre assumeva i sacri paramenti, il clero recitò i sette salmi penitenziali, poi il Vescovo, assistito dall'arcidiacono della Cattedrale, Mons. Giulio Baroli, dal Vicario Generale Mons. Ugo Poletti e dal Prevosto degli Oblati P. Francesco Franzi, diede principio alla consacrazione con la benedizione dell’esterno del Santuario, e dell'interno ancora spoglio e deserto.
5 Agosto: IL GRAN GIORNO !
Sul tempio venerando, ancor fresco delle sante unzioni della consacrazione, come già sull'antico Tempio di Gerusalemme… .
Fin dal primo mattino, ai quattro altari del Santuario si susseguirono in continuazione le sante Messe di Vescovi, di prelati, di parroci venuti ad onorar la Madonna.
Celebrarono all'altare della Madonna i Vescovi: Mons. Fasola, Mons. Raspini, Mons. De Giuli e più tardi, Mons. Ielmini, Vescovo di Lugano, che accogliendo un particolare invito di Mons. Gremigni, era venuto a portare la devozione di tutto il Canton Ticino.
Alle 9 cominciò il concorso dei devoti, e delle Autorità; queste furono ricevute in Municipio, a nome di tutta l’Amministrazione, dal Vicario Generale Mons. Ugo Poletti e dal Rettore del Santuario P. Ella Testa.
Tra le autorità più illustri ricordiamo il Prefetto dl Novara, dott. Orlando Limone, e il Prefetto di Vercelli, dott. Nico1a Abbresci; i parlamentari On. Oscar Scalfaro e on. Dante Graziosi.
Vi erano inoltre Il Presidente della Provincia comm. Sergio Stucchi, accompagnato da numerosi Consiglieri Provinciali, il Questore di Novara comm. Aldo Pagani, il rappresentante del Generale di Divisione, Gen. Alfonso Checchia, il rappresentante del Colonnello dei Carabinieri, il Gen. onorevole Raffaele Cadorna, tutti i Sindaci della Valle, il Sindaco di Domodossola.
Tra gli ospiti graditissimi: il Gr. Uff. Avv. Umberto Collamarini, nipote del grande architetto, venuto appositamente da Roma; il Comm. Architetto Eugenio Cavadini col figlio, il Comm. Giovanni Greppi, che compivano così la mirabile triade dei più validi artefici del Santuario.
E attorno a loro il Comm. Ing. Giacomo Brindicci, il Comm. Fernando Poscio coi figli, il Cav. Vincenzo Gallione, il Cav. Vito Bergamaschi, che furono gli attivi, generosi collaboratori nell'esecuzione dei lavori.
Re, forse, non vide mai tante illustri Autorità, riunite in una sola occasione.
In Municipio Mons. Poletti rivolse ai presenti una breve parola di ringraziamento.
Frattanto era giunto alla Casa Parrocchiale Mons. Gilla Vincenzo Gremigni, Vescovo di Novara, accolto dagli Eccellentissimi Confratelli Mons. Angelo Ielmini, Vescovo di Lugano; Mons. Raffaele De Giuli, Vescovo di Albenga; Mons. MaurIzio Raspini, Vescovo di Oppido Mamertina, Mons. Francesco Fasola, Vescovo coadiutore di Agrigento e da una rappresentanza del Capitolo Cattedrale con a capo l'Arcidiacono Mons. Giulio Baroli.
Le Autorità civili dal Municipio si recarono alla Casa Parrocchiale per ossequiare Mons. Vescovo, il quale poi assunti i sacri paramenti, preceduto dal Seminario teologico novarese, da numeroso Clero Diocesano e svizzero, dagli Ecc.mi Vescovi in mantelletta si avviò tra due ali di popolo, al Santuario.
Al suo fianco erano i Monsignori: Poletti e Piana, Vicario e Pro-Vicario Generali. Lo seguivano tutte le autorità.
Il Pontificale.
L'ingresso del corteo pontificale nel solenne tempio, ormai ornato a festa, era degno delle grandi cattedrali e basiliche.
Aleggiava poi nell'aria un senso di attesa di qualche cosa bella, santa, imprevista, preparata da una grandiosa regia, sacra e geniale.
E l'attesa si sciolse quando, al Vangelo Mons. Gremigni pronunciò l'omelia.
Ricordati brevemente il miracolo di Re e la costruzione e consacrazione del nuovo tempio e la sua elevazione alla dignità di Basilica, nel commento di questi tre termini “tempio” “consacrazione” e “basilica”, Mons. Vescovo illustrò la grande, divina realtà della “Grazia” e l'impegno di ogni cristiano a “vivere in grazia”, poiché ogni fedele è “tempio di Dio”, è “consacrato”, è “aula regia” di Dio.
Poi concluse: “ed ora ascoltate alcune fauste notizie”.
Fu come un fremito di attenzione, di ansia.
Il Cancelliere Vescovile Don Carlo Brugo lesse, prima nel testo latino e poi in italiano, la lettera apostolica, in data 20 giugno 1958 con la quale il Santuario di Re veniva decorato dal Santo Padre Pio XII, del titolo di Basilica Minore.
Giova notare che la storia del miracolo e i fasti del Santuario vengono così sanciti, per la prima volta, in un documento pontificio ufficiale.
Ma la notizia era già conosciuta.
Subito invece seguirono le gioiose novità.
Il Cancelliere lesse il Decreto della Sacra Congregazione Concistoriale in data 17 aprile 1958 col quale il Santo Padre si degnava di con ferire “ad personam” il titolo di Arcivescovo a Mons. Gremigni… . E fu un applauso in tutta la Basilica.
L’onda di commozione andò crescendo quando di seguito il Cancelliere lesse i biglietti della Congregazione Concistoriale, in data 21 luglio 1958, con i quali Mons. Ugo Poletti, Vicario Generale, era eletto Vescovo titolare di Medeli e Mons. Edoardo Piana Vescovo titolare di Fenicia, con deputazione per entrambi di Ausiliari di S. E .Rev.ma Mons. Gremigni.
La processione colle Reliquie del Sangue della Madonna chiuse devotamente la grande memorabile giornata: officiava, per amabile, fraterna dimostrazione d'affetto S. E. Mons. Ielmini, quasi a consolidare l'emulazione della Diocesi di Novara e del Canton Ticino nella devozione alla Madonna di Re.
A notte, l'illuminazione della cupola e del Santuario fu l'ultimo silenzioso e gioioso canto della terra che s’univa alla luce delle stelle per glorificare la Regina del Cielo “pulchra ut luna”.