Il Papa ha istituito nel calendario la festa di Maria madre della Chiesa con un decreto del cardinale Sarah, prefetto del Culto divino, che stabilisce la memoria obbligatoria nel rito romano per il lunedì dopo Pentecoste.
L'istituzione di questa festa ha radici nella Diocesi di Novara e in particolare al Santuario di Re.
Di seguito un commento di Padre Giancarlo Julita sulla nuova festa:
Il 3 marzo 2018, primo sabato del mese, è stato reso pubblico il decreto della Congregazione del Culto Divino sulla celebrazione obbligatoria della Beata Vergine Maria Madre della Chiesa, nel lunedì di Pentecoste.
Ringrazio Papa Francesco; ma con profondo gaudio ricordo che molte volte la sentita e genuina pietà dei fedeli ha anticipato il calendario liturgico.
Nella mia mente e nel mio cuore ci sono 3 date che riguardano la nostra diocesi, nelle quali si è celebrato solennemente il mistero di Maria Madre della Chiesa.
- 11 ottobre 1973: all’Isola San Giulio si apriva il monastero benedettino, che veniva dedicato alla “Mater Ecclesiae”.
E ad accogliere quelle monache, sulla piazza di Orta, c’era un vescovo novarese, che pochi anni prima aveva pubblicato: “Maria educatrice della Chiesa”. - 5 agosto 1988: 13 maggio 2007: a Re si benediceva la porta in bronzo dedicata alla “Mater Ecclesiae” e celebrante era Sua Ecc.za Mons. Franzi (nella foto qui sopra).
- 13 maggio 2007: A Novara, al termine di un Simposio Mariologico, organizzato dall’ A.M.I. presso il Seminario San Gaudenzio, un discepolo di Padre Franzi chiedeva che la C.E.P. inserisse nel calendario liturgico regionale la memoria di Maria Madre della Chiesa nel lunedì di Pentecoste e affidava questo desiderio a Sua Ecc.za Mons. Germano Zaccheo, vescovo di Casale Monferrato.
E in questo primo sabato del mese con tanti devoti di Maria dico: Deo Gratias; e aggiungo che questo decreto arriva proprio in un momento favorevole, mentre sulla Piazza del Duomo campeggia una scritta poetica e profetica: “Madre, tu sei ogni donna che ama”. Ma non solo... soprattutto mentre sotto la cupola antonelliana si venera la Reliquia del Santo Miracolo di Re: il segno storico che Maria è presenza viva e operante nel cammino della nostra chiesa novarese.
In Corde Matris!