Una scena surreale, mai vista, mai immaginata. Il santuario vuoto, deserto. Come tante chiese in questi giorni di pandemia. Alle 15, secondo un'antica tradizione, inizia la Messa del Miracolo. Celebra il Rettore, Padre Giancarlo Julita all'altare della Madonna. Concelebra il responsabile del Progetto Passio, don Silvio Barbaglia. Lo assistono 3 sacerdoti: i parroci della Valle, don Stefano, don Paolo e padre Massimo. Al primo banco è presente il sindaco di Re, Massimo Patritti. Il pensiero corre all'anno scorso. Il Vescovo di Novara presiedeva la messa attorniato da una ventina di sacerdoti e dai cherichetti. Una folla riempiva la Basilica: approsimativamente vi erano più di 500 persone. E' trascorso solo un anno, ma siamo in un mondo nuovo. La funzione si snoda secondo le orazioni della Messa del Miracolo. All'omelia il Rettore saluta tutti i devoti della Madonna. La funzione, infatti, è trasmessa in diretta in diverse modalità. In Tv è visibile su VCO Azzurra Tv e Videonovara. Essa è fruibile anche attraverso la pagina Facebook ed il canale Youtube di Passionovara. Nell'omelia P. Giancarlo ricorda quanti lo hanno preceduto nella celebrazione della Messa: "permettete che io abbia a ricordare chi celebrò 100 anni fa; il 29 aprile 1920 celebrava questa Messa il venerabile Silvio Gallotti da Cannobio. 70 anni fa il servo di Dio Fr. Fasola da Maggiora. E poi una catena mai interrotta di santi sacerdoti tra i quali emerge Francesco Franzi". Osservando il dipinto del miracolo, afferma il Rettore, "mi faccio guidare da un Santo della Chiesa di Siria, S. Efrem, che nel IV secolo così scriveva: «Ho guardato stupito Maria che allatta colui che nutre tutti i popoli, ma s'è fatto bimbo. Dimorò nel seno di una fanciulla, colui che di sé riempie il mondo. Una figlia di poveri è diventata madre del Ricchissimo, c'è un fuoco nel seno della Vergine, ma la Vergine non viene bruciata da quella fiamma. Figlio mio ti ho generato, ma sei più antico di me, mio Signore, ti ho portato in seno, ma tu mi reggi in piedi. Ecco sei tutto con me, eppure stai tutto nascosto nel Padre tuo. Tutte le altezze del cielo sono piene della tua maestà, eppure il mio seno non è stato troppo piccolo per te. Siedi sulle mie ginocchia; eppure su di te sta sospeso il mondo...». In gremio Matris sedet Sapientia Patris!". ll discorso si chiude con l'invocazione alla Madonna di Re: "Sì, invochiamo Maria e la comunità dei Santi perché questa terribile epidemia cessi e possiamo ritornare ad una vita serena ed operosa e possiamo di nuovo guardarci in faccia! A periculis cunctis libera nos semper virgo gloriosa et benedicta!"
La celebrazione termina con la suggestiva recita della Supplica, dal Nostro Vescovo rivista ed adattata alla grave sitazione presente.
Il collegamento si chiude con un un saluto di mons. Franco Giulio Brambilla.
In allegato i testi dell'omelia e della Supplica ed i link del video della funzione e del messaggio del Vescovo.